Post Festival. Intervista a Luigi Galante- Emea Manufacturing Head of Premium Brands

Post Festival. Intervista a Luigi Galante- Emea Manufacturing Head of Premium Brands

Come è cambiata la prospettiva imprenditoriale negli ultimi 10 anni, anche alla luce delle nuove tecnologie?
Fare impresa oggi richiede forse meno capitale che nel passato. Di certo il valore è molto più nelle idee e nella capacità di saperle realizzare. Torino, in particolare, è un serbatoio ideale di innovazione, perché qui operano e collaborano le nostre fabbriche, i nostri team di progetto, il nostro WCM Development Center le nostre strutture di ricerca e sviluppo (primo fra tutti il CENTRO RICERCHE FIAT), insieme con centri di eccellenza pubblici e privati come il Politecnico, il suo incubatore di startup, e lo IED.
Oggi però il modo di fare innovazione è cambiato, ha sempre più valore l’interdisciplinarità, ovvero la capacità di saper cogliere spunti che arrivano da ambiti apparentemente molto diversi. L’innovazione verticale, cosiddetta “chiusa”, che ha caratterizzato il recente passato, non è più vincente: è più lenta, e non raggiunge gli stessi risultati. Il paradigma per cui la R&D pensa, l’ingegneria sviluppa soluzioni e la produzione esegue è assolutamente superato. Questi mondi si devono integrare, devono alimentarsi reciprocamente e rinnovarsi in continuo e in parallelo. Oggi tutto è più vicino: le possibilità offerte dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie aprono infinite possibilità. Sta a noi scoprirle. E non è più un compito degli “specialisti”. È un compito di tutti.

Comodità, funzionalità, “responsività”: tre caratteristiche che sembrano in contraddizione apparente con l’estetica e il design. Maserati è però un marchio virtuoso per la fusione di questi aspetti. Quali riflessioni è possibile fare?
L’automobile è uno dei prodotti più complessi e affascinanti che si possano progettare e produrre. L’auto ha in sé meccanica, elettronica, nuovi materiali, telematica, ergonomia… è un “melting pot” di competenze molto lontane tra loro, che si devono integrare e armonizzare. La sfida di Maserati è stata proprio quella di riuscire a valorizzare ognuno di questi aspetti e saperli integrare. Per fare questo abbiamo valorizzato le nostre radici. Dal nostro passato abbiamo attinto stile, design, la straordinaria forza del marchio che è sempre stato sinonimo di sportività ed eleganza allo stesso tempo. Maserati oggi si è saputa costruire una sua identità unica nel panorama delle auto premium. E non è un caso che oggi Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante sono prodotte a Torino; la vocazione manifatturiera di questa città significa, competenza, storia e appartenenza.

Imprenditoria 4.0 e professioni del futuro: quali approdi e orizzonti offre oggi il vostro settore? E che investimenti – di risorse e culturali – è possibile immaginare anche dal punto di vista delle strategie di comunicazione?
Sicuramente il momento è molto fertile e le opportunità che offrono le nuove tecnologie sono tante e molto interessanti. Ma naturalmente per saperle cogliere è necessario costruire un terreno fertile. La sfida non è solo tecnologica. Un approccio serio sullo sviluppo delle persone e change management è obbligatorio per creare le basi del cambiamento. L’uomo mantiene un ruolo fondamentale, rimane il driver del cambiamento. Servono capacità di governo di questi nuovi sistemi unite a capacità di gestione dei processi. L’esperienza del singolo rimarrà fondamentale e si deve fondere con know-how progettuale e competenza tecnologica. Nascono nuovi ruoli e nuove responsabilità. L’organizzazione della fabbrica cresce insieme al prodotto – e a chi produce…E Torino in tutto questo? La sua storia, il suo know-how e il suo territorio costituiscono grandi opportunità – ma forse non sempre i torinesi ne sono consapevoli. Torino è una città di qualità, e attenta alla qualità. Lo si vede nei campi più diversi: dal gusto ai libri, dall’ospitalità alla cultura. Una città che cerca in tutto la stessa cura che noi mettiamo nelle nostre auto.

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